POUT POURRI - FISICOFOLLIA A PARTIRE DA MARINETTI
Cosa vuol dire e perché parlare oggi di Avanguardie artistiche e Futurismo? Filippo Tommaso Marinetti nel 1909 ripudia il classico e il passato trasformandoli in una tela neutra, che poi colora con le tonalità che meglio si addicono a uno stile giovane e nuovo. Vuole riscrivere tutto ciò che sente vecchio, in ogni ambito, dalla pittura alla scultura, dal teatro alla poesia, dal cinema alla scrittura fino alla cucina e alla moda. Noi “rubiamo” questa tela e, senza cancellarla completamente, la “sporchiamo” con i colori che ci riguardano. I futuristi immaginavano un nuovo teatro che abbandonasse la trama, il verso, la prosa, che distruggesse la sintassi in favore del verso libero. Un teatro che doveva sconvolgere, coinvolgere, rifondarsi. L’unico teatro che salvavano era quello di Varietà, della sorpresa ed improvvisazione. Noi oggi ripercorriamo temi e forme di quelle sperimentazioni di inizio ’900 sovrapponendole al quotidiano in cui siamo immersi, e ci divertiamo a portare in scena una serata futurista contemporanea.
di Serena Facchini, Ermanno Nardi, Francesco Angelo Ogliari
con Serena Facchini, Ermanno Nardi, Daniele Pennati
e con Elena Parretti
contributi video Roberto Polimeno
costumi Elisa Bartoli
Spettacolo vincitore del Bando Giovani della Fondazione della Comunità Mantovana 2018
Progetto vincitore del Bando Spettacolo del Comune di Milano 2019