Giorni Felici
Un critico ha detto che Beckett ha realizzato a teatro quello che sembrava impossibile «un'opera in cui non succede nulla, ma che tiene incollati gli spettatori ai loro posti». La vita scorre inesorabile, le gioie e i dolori, i ricordi, gli amori e le paure attraversano le parole dei suoi testi, in particolare Giorni felici, come una rapidissima corsa in bicicletta in una giornata d’estate. Da bambini non si ha paura di cadere e da grandi si vorrebbe avere quella stessa incoscienza.
Elena Russo Arman è perfetta per il ruolo della protagonista, in qualche modo è Winnie, ha quello stupore nello sguardo che rende positiva anche la situazione peggiore. E renderà speciale anche la relazione con il suo Willie, Roberto Dibitonto, impegnato nel difficilissimo compito di punteggiare la loro vita incastrata in un deserto al confine del mondo. Due esseri solitari in un mondo che si sta estinguendo. Non è così che ci sentiamo, a volte?