NOTE A MARGINE
Una camera ardente allestita nel seminterrato di un ospedale.
Una bara aperta, alcuni paramenti e qualche visitatore.
Nei rituali funebri, la morte dovrebbe sembrare un riposo e il dolore dovrebbe essere unanime, immenso e insieme controllato. Luoghi e paramenti dovrebbero favorire il cordoglio e le cerimonie rispecchiare le presunte volontà del defunto, o quantomeno rappresentarlo. Queste sono premesse perfette per un’ultima tragica commedia della vita, perché s’infrangono sempre contro la verità di un corpo morto e le diverse verità dei congiunti, contro gli imprevisti, l’impaccio della materia e i differenti modi di affrontare un lutto.
A noi interessa particolarmente la veglia funebre, perché siamo prima del funerale, in un momento più raccolto e meno codificato che si apre a originali, estemporanei, di certo non troppo ragionati rituali di passaggio che il visitatore compie di fronte a una vera e propria visione di morte; spesso nella camera ardente ci si offre proprio la prima immagine di morte della nostra vita.
La nota a margine è un appunto che ormai trova spazio solo sui bordi, tra le righe o in fondo ad un testo già finito e impaginato; è un segno postumo per rendere più accessibili parole incomprensibili, ma anche un atto creativo in quanto può fornire suggestioni e prospettive per future riletture.
Qui la intendiamo come ogni nostra smarginatura di fronte al vuoto, alla mancanza di senso; è ogni nostro gesto dedicato a chi se n’è andato o a chi resta e che nasce da quella sensazione tutta umana di essere parte di una storia che ci precede e che non finisce con noi.
Il Cast
I Gordi sono un gruppo di artisti diplomati alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Dal 2010 i Gordi si incontrano e lavorano insieme per creare spettacoli teatrali, condividere esperienze di formazione e realizzare progetti culturali. Si nutrono di incontri e di collaborazioni e nelle proposte artistiche difendono il lavoro di creazione collettiva. Con il progetto T.R.E – Teatro in rete per emergere (2015) i Gordi vincono il bando Funder35 di Fondazione Cariplo, potenziando la loro struttura organizzativa. Dal 2015 la compagnia centra la propria ricerca su un teatro non verbale, fisico, per attori con maschere e senza maschere, che mira a superare le barriere linguistiche con il pubblico. Dal 2017 nasce una bella relazione artistica produttiva con il Teatro Franco Parenti che diventa il produttore dei suoi lavori. Nel 2019 la Compagnia riceve il Premio Hystrio-Iceberg che menziona I Gordi come uno dei gruppi più interessanti della scena teatrale milanese e italiana. Nel 2020 ricevono il Premio nazionale della critica teatrale e nello stesso anno debuttano con il loro ultimo spettacolo alla Biennale di Venezia con Pandora che completa un’ideale “trilogia della soglia”: in Sulla morte senza esagerare la soglia è lo spazio tra l’aldiquà e l’aldilà, in Visite tra il presente e il passato; in Pandora la soglia è il corpo, che, con la sua straziante fragilità, separa e congiunge noi e il mondo.
Scene di Anna Cingi, costumi di Ilaria Ariemme