COME DIVENTARE RICCHI E FAMOSI…
Da un lato ci sono le dinamiche di mercato all’interno di una società post-capitalista, che si applicano a qualsiasi cosa venga prodotta e quindi anche all’arte, che finisce per non essere altro che una merce da cui ricavare profitto.
Dall’altro ci sono i finanziamenti pubblici che dovrebbero liberare gli artisti dalle stringenti logiche di mercato, ma che finiscono per incastrarli in altre dinamiche che riguardano clientelarismo e affiliazione.
Ai due poli opposti ci sono gli artisti e i fruitori.
Il mondo dell’arte può essere quindi un osservatorio privilegiato per indagare il rapporto fra individuo e collettività, fra mercato globale e politica locale.
L’idea dello spettacolo nasce da lunghe riflessioni dell’autore sul rapporto dell’arte con i sistemi di produzione culturale, riflessioni che negli ultimi anni si sono episodicamente concretizzate in interventi pubblici che hanno suscitato dibattiti e generato ampie reazioni all’interno del mondo teatrale, come ad esempio l’auto-candidatura alla direzione del Piccolo Teatro di Milano di luglio 2020 o l’articolo in forma di dialogo scritto per Teatro e Critica nel gennaio 2022.
Il testo è in fase di scrittura e si pone l’obiettivo di riuscire di riuscire ad affrontare temi complessi e specifici in modo articolato e profondo, senza rinunciare però al coinvolgimento degli spettatori all’interno di una narrazione trasversale che possa appassionare anche chi non fa parte del mondo a cui fa riferimento e all’interno del quale è ambientata.