Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

VIETATO INNAMORARSI

VIETATO INNAMORARSI - Immagine: 1
compagnia: A.I.D.A. Associazione Interdisciplinare Delle Arti
di: Qui e Ora e La Confraternita del Chianti
drammaturgia: Silvia Baldini; Chiara Boscaro; Marco Di Stefano
cast: Francesca Albanese; Silvia Baldini; Chiara Boscaro; Marco Di Stefano; Laura Valli + interprete in via di definizione
regia: Qui e Ora e La Confraternita del Chianti
durata: 60 minuti
VIETATO INNAMORARSI
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Scheda artistica
Scheda tecnica

In un’Italia in cui la pervasività della violenza di genere si è fatta incontrollabile, lo Stato, in seguito a diversi tentativi infruttuosi di sensibilizzazione e repressione, arriva a promulgare il Decreto 152/bis del 14 febbraio 2042, presto ribattezzato "Decreto Vietato innamorarsi". 

Se la passione è irrazionale e inesorabilmente porta gli esseri umani alla violenza, l’unica soluzione possibile rimane quella di eliminare il problema alla radice.

Quali provvedimenti apporta il Decreto?

-il divieto di guardarsi negli occhi e mostrare i denti in pubblico

-la chiusura a tempo indeterminato di tutte le sale da ballo e da concerto

-l’eliminazione dei tavoli con meno di sei posti a sedere

-il divieto di toccare le altre persone con gli arti superiori e inferiori senza appositi DPI (dispositivi di protezione individuale) come guanti e scarpe antinfortunistiche

-l’espunzione dal vocabolario della lingua italiana di tutti i lemmi derivati da “amore”, “affetto”, “sentimento”, “legame”

-l’istituzione di un ufficio censura con la precipua funzione di controllare la produzione e diffusione di prodotti culturali contenenti tali lemmi (elenco esemplificativo aggiornato settimanalmente: musica neomelodica, romanzi rosa, film romantici e melodrammatici, soap opera, tutta la poesia)

-sanzioni pesanti per ogni forma di flirt e corteggiamento 

-il divieto di produzione o importazione degli alimenti considerati “afrodisiaci”, salvo prescrizione medica (elenco esemplificativo aggiornato settimanalmente: caviale, ostriche, champagne, fragole, cioccolato, peperoncino)

“Vietato innamorarsi” è un gioco di ruolo performativo, una creazione collettiva che unisce per la prima volta i nuclei artistici di Qui e Ora Residenza Teatrale e La Confraternita del Chianti, da diversi mesi occupati in una ricerca volta a far incontrare i linguaggi della scena contemporanea con il mondo del gioco di ruolo e le comunità che lo praticano.

Obiettivo del progetto è offrire ai pubblici (anche più giovani) un prodotto artistico partecipativo, che porti i singoli a interrogarsi sulle dinamiche relazionali e a formulare proposte per contrastare dinamiche purtroppo ancora presenti nel nostro quotidiano (nelle relazioni affettive, in famiglia, sul lavoro, nella società). Il format gioco di ruolo performativo permette inoltre di  trattare in maniera non retorica il tema della violenza di genere, con un linguaggio coinvolgente e vicino alle persone a cui si rivolge. Certi che la dimensione artistica possa offrire uno sguardo capace di aprire riflessioni intorno a questioni di valenza sociale.

Il percorso di produzione prevede step residenziali di creazione collettiva e momenti di incontro e verifica con diverse comunità di pubblici, fino all'implementazione di un format ludico performativo che vedrà la partecipazione di spettatrici e spettatori a un gioco di ruolo condotto da un master-performer. Il format sarà strutturato in modo da adattarsi a contesti diversi (teatri e spazi culturali, festival, spazi non teatrali) e potrà vedere la partecipazione di altre/altri performer, per facilitare una distribuzione ampia sul territorio nazionale e una rispondenza più precisa alle caratteristiche dei target di pubblico. 

Ancora sono in corso contatti con realtà che lavorano sulla violenza di genere per approfondire da un punto di vista teorico e sociologico le tematiche che il format artistico intende affrontare, per costruire comunità di pensiero nella realizzazione del gioco performativo e infine per contribuire alla costruzione di una rete distributiva del prodotto artistico.

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In an Italy where the pervasiveness of gender violence has become uncontrollable, the State, after several unsuccessful attempts at awareness campaigns and repression, eventually promulgates Decree 152/bis on February 14, 2042, soon dubbed the Decree "Love Forbidden". If passion is irrational and inevitably leads humans to violence, the only possible solution is to eliminate the problem at its root. What measures does the Decree implement?

-The prohibition of looking each other in the eyes and showing teeth in public

-The indefinite closure of all dance halls and concert venues

-The removal of tables with fewer than six seats

-The ban on touching other people with upper or lower limbs without appropriate PPE (personal protective equipment) such as gloves and safety shoes

-The expulsion from the Italian language of all words derived from "love," "affection," "emotion," "bond"

-The establishment of a censorship office with the primary function of monitoring the production and distribution of cultural products containing these terms (example list updated weekly: neomelodic music, romance novels, romantic and melodramatic films, soap operas, all poetry)

-Heavy fines for any form of flirting or courtship

-The ban on the production or importation of foods considered “aphrodisiacs”, except on medical prescription (example list updated weekly: caviar, oysters, champagne, strawberries, chocolate, chili pepper).

“Vietato innamorarsi” is a performative role-playing game, a collective creation that brings together for the first time the artistic groups Qui e Ora Residenza Teatrale and La Confraternita del Chianti, both engaged for several months in research aimed at combining the languages of contemporary theater with the world of role-playing games and the communities that practice them. The project’s goal is to offer audiences (including younger ones) a participatory artistic product that prompts individuals to question relational dynamics and propose solutions to counter behaviors that unfortunately still persist in our daily lives (in romantic relationships, within the family, at work, in society). The performative role-playing game format also allows for the non-rhetorical treatment of the topic of gender violence, using an engaging language close to the people it addresses. It is our belief that the artistic dimension can provide a perspective for reflection on issues of social relevance.

The production process includes residential stages of collective creation and moments of meeting and evaluation with various community audiences, leading to the implementation of a performative role-playing format that will involve spectators in a role-playing game guided by a master-performer. The format will be designed to adapt to different contexts (theatres and cultural spaces, festivals, non-theatrical venues) and may involve additional performers to facilitate widespread distribution across the country and to better respond to the characteristics of the target audience.

Contacts are still underway with organizations working on gender violence to further explore the themes the artistic format aims to address from a theoretical and sociological perspective, to build communities to share ideas and thoughts in creating the performative game, and finally to contribute to the development of a distribution network for the artistic product.

Fonte Traduzione: Liv. In. G