Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

ODI ET AMO

ODI ET AMO - Immagine: 1
compagnia: Associazione Culturale Alma Rosé
di: ELENA LOLLI
drammaturgia: ELENA LOLLI
cast: ANNABELLA DI COSTANZO, CAMILLA BARBARITO, FABIO MARCONI
regia: ELENA LOLLI - MANUEL FERREIRA
durata: 60 minuti
ODI ET AMO
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Scheda tecnica

Odi et Amo

con Annabella Di Costanzo
Musica dal vivo a cura Camilla Barbarito (voce) e Fabio Marconi (chitarra)
testo di Elena Lolli
Scene e Costumi Stefano Zullo
Regia Manuel Ferreira e Elena Lolli

Ero il centro del tuo mondo, adesso sono solo una lontana periferia Uno spettacolo tra parole e musica. Una donna in scena vicina ai cinquanta. Naviga in acque tempestose, il rapporto con il figlio sedicenne. La casa è da tempo campo di battaglia quasi quotidiano. La porta chiusa della stanza di suo figlio è diventato il confine invalicabile verso un altro mondo, un mondo parallelo. Insieme all’attrice, la musica dal vivo accompagna il flusso di pensieri che l’attraversano. La voce di Camilla Barbarito e la chitarra di Fabio Marconi, che sono anche gli autori dei pezzi musicali e del tappeto sonoro, cuce l’intera drammaturgia e amplifica le sensazioni, i momenti di tensione e quello di respiro.

Sono finiti i giorni dell’infanzia per la nostra madre alla prese col figlio, sono arrivate le provocazioni, le sfide, gli abbracci contati, la distanza e la fatica di trovare un punto comune. A questo si aggiunge la propria tempesta ormonale, il suo minimo storico di energia dato dalla menopausa di fronte al massimo storico del figlio. Eccola ritrovarsi a essere la madre “vecchia” di un figlio sedicenne che si vergogna di lei per strada, con i conoscenti, gli amici. In un flusso di parole e note musicali, si susseguono di situazioni tragicomiche, la madre dovrà fare i conti con quel figlio che fatica a riconoscere, che non gli somiglia, con le amiche che attraversano lo stesso sentire, con il mondo esterno e l’ossessione verso la perfezione e il successo, con la sua vita di donna, di lavoratrice e di figlia a sua volta, con le aspettative con cui tiene il figlio ancorato a sé come fosse un suo prolungamento. Piano una strada si apre: capire la differenza tra proteggere e controllare, imparare a anche a sintonizzarsi sul suo mondo, mettere fine a quella stagione che è l’infanzia, a quel bambino a cui guarda ancora con nostalgia per aprirne una nuova in cui il figlio è un altro da sé, e anche l’amore si è trasformato in qualcosa di diverso. La vertigine è tanta per una madre che si trova a dovere fare un passo indietro, ma prima o poi il momento arriva, sarà il figlio a cercare il suo sguardo, perché quella connessione unica e speciale che unisce madre e figlio nasce per essere per sempre, nonostante quella difficile stagione che è l’adolescenza, anzi forse anche grazie a quella.

NOTE DI REGIA e DRAMMATURGIA

Se la leggerezza è un antidoto alla paura e aiuta a guardare le cose con la giusta distanza, una delle caratteristiche di questo testo è la leggerezza. Una leggerezza che cerca di entrare in profondità nel mondo delle madri, che cerca di non risparmiare nessun altro aspetto della vita, femminile, coniugale, filiale, professionale perché tutti convergono negli interstizi del suo rapporto con il figlio e fanno parte del suo carico, non immune da fatiche. È una madre dei nostri tempi. Nella scrittura riecheggiano le voci delle madri incontrate, i loro racconti e i loro gesti rielaborati in una scrittura che parte come una vertigine, con frasi spezzate e salti da una parte all’altra. Una tensione simile a quella che si prova quando ci si sente accerchiate dalla fatica e dalle incomprensioni e non si trova via di uscita. Fino a distendersi via via e a fare passare un respiro, un silenzio, a fare entrare le domande, i dubbi, a spogliarsi delle aspettative, dei condizionamenti, dei sensi di colpa per arrivare alle domande a cominciare dalla prima: ma io come ero alla sua età? Per misurarsi con le aspettative chepesano sulle proprie spalle e domandarsi se non siano altrettanto pesanti quelle che facciamo pesare sui figli. Per chiedersi cosa è successo in tutti questi anni? Cosa è cambiato? Per le madri, per i figli.

Calendario eventi
11.05.2025
18:00
10.05.2025
21:00
09.05.2025
21:00
08.05.2025
21:00
07.05.2025
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06.05.2025
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19.09.2024
20:30
18.07.2024
21:00