Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

IL MOSTRO TURCHINO

IL MOSTRO TURCHINO - Immagine: 1
compagnia: Marionettistica Carlo Colla e Figli / Grupporiani
di: Carlo Gozzi
tratto da: Il Mostro Turchino
drammaturgia: Eugenio Monti Colla
cast: I marionettisti: Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Carlo Decio, Cecilia Di Marco, Veronica Lattuada, Michela Mantegazza, Tiziano Marcolegio, Pietro Monti, Giovanni Schiavolin e Paolo Sette
regia: Franco Citterio e Giovanni Schiavolin
durata: 90 minuti
IL MOSTRO TURCHINO
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Scheda tecnica

“Il Mostro Turchino” è ispirato all’omonima “fiaba tragicomica” scritta da Carlo Gozzi nel 1764, ed in particolare al copione manoscritto più antico presente negli archivi storici della Compagnia Carlo Colla & Figli, scritto dal marionettista Giuseppe Fiando nel 1815 e mai rappresentato dalle marionette Colla.
Il manoscritto storico oltre a riportare una serie di note dell’epoca apportate dalla censura austriaca, reca come sottotitolo la dicitura “Un esempio di vera fedeltà”, sottolineando il tema che fa da sottofondo all’intera narrazione e cioè l’individuazione di valori e di sentimenti al di là dalle forme e dalle apparenze.
Lo spettacolo, interamente riscritto in una forma più attuale rispetto alle fonti originali, mantiene però la struttura tipica di Gozzi, delineando una trama che dà modo di far coesistere fiaba, satira e denuncia sociale in parallelo all’aspetto grottesco sottolineato dalla presenza delle maschere della Commedia dell’Arte e, seguendo la lezione “strehleriana”, sostituendo la figura di Truffaldino con la più nota maschera di Arlecchino.
Amori, passioni e fedeltà sono i sentimenti che verranno messi alla prova da incantesimi e sortilegi che incombono sui protagonisti di una società afflitta ed intimorita dalla presenza di maghi, mostri e cavalieri fatati.
La forza d’animo e la purezza dei sentimenti porteranno al lieto fine in un ritorno alla realtà liberata dalle tirannie, dagli inganni e dalle oppressioni.
Gozzi, artefice e promotore delle Maschere della Commedia dell’Arte, cristallizza i caratteri dell’umanità in personaggi codificati che risultano essere interpreti e rappresentanti assoluti delle sfumature della società e del sentimento umano. Nel mondo delle marionette questo processo, più o meno evidente, avviene sempre, trasformando il naturale nel fantastico, nel meraviglioso o nell’orrorifico di retaggio Barocco.
La poetica “gozziana” e il mondo delle marionette appaiono quindi, inconsapevolmente, affiancati in una ricerca che trasforma tutto ciò che è naturale in una sorta di sublimazione teatrale che risulta, però, sempre verosimile.
Ancora una volta le marionette della Carlo Colla & Figli affrontano autori e generi teatrali differenti, ampliando ed evidenziando l’enorme potenziale evocativo insito nella poliedricità dei linguaggi che costituiscono l’ARTE del Teatro di Figura.
L’allestimento prevede oltre alla nuova scritturazione drammaturgica del testo, la composizione delle musiche di scena che si orientano verso un post-modernismo neoclassico, la creazione di nuovi personaggi con nuove sculture e nuovi costumi, l’ideazione di nuove scenografie oltre all’invenzione di trucchi scenotecnici che andranno ad arricchire ulteriormente il piccolo universo marionettistico della Compagnia Carlo Colla & Figli, il cui repertorio, come da tradizione, si rivolge sia ad un pubblico di adulti che di giovani.

LA TRAMA
In un tempo lontano, tre castighi affliggevano l’antica città di Nanchino: un mostro turchino che devastava i campi e divorava gli armenti, un’idra dalle molte teste che minacciava di distruggere l’intera città se non avesse avuto per pasto una giovane fanciulla ed un cavaliere fatato a guardia di un ponte che con ferocia uccideva tutti coloro che cercavano di varcarlo per uscire dalle mura cittadine. Un incantesimo del Mago Zeloù, artefice del castigo divino, trasfigura il giovane Principe Tear nelle spoglie del mostro, mentre la bella Dardané, Principessa della Georgia ed amata da Tear, viene mutata in un giovane straniero, Acmet, che sarà chiamato ad affrontare e sconfiggere i tre castighi. Il sortilegio del Mago Zeloù, si scioglierà soltanto quando il Principe, con le fattezze del mostro, riuscirà comunque a farsi amare dalla bella Principessa Dardané. Le Maschere di Arlecchino, Colombina, Tartaglia, il Dottore e Brighella, vivranno in parallelo ai loro signori amori, paure, intrighi e dinamiche socio-politiche con la schiettezza d’animo che storicamente le contraddistinguono. 

 

Calendario eventi
09.07.2023
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