CADUTO FUORI DAL TEMPO
Elena Bucci e Marco Sgrosso, meravigliosi artisti di straordinaria sensibilità e talento, si confrontano con uno dei maggiori scrittori della nostra epoca, David Grossman, rileggendo per il teatro una delle sue opere più toccanti, che ci parla della drammatica perdita di un figlio e del dolore di chi resta. In un’epoca dove le culture dominanti tollerano con fastidio il lutto - dove si vive come se si fosse eterni, quasi infantili deità - Grossman si avventura con coraggio nel difficile viaggio dentro la morte e lo traduce in parole che riconosciamo autentiche e nostre. Questo testo poetico è un viaggio negli abissi che ci ricorda la funzione antica e profonda delle arti e l’importanza dei riti collettivi per la condivisone dei misteri del nostro passaggio nel mondo. Riscopriamo come letteratura e teatro possano metterci in comunicazione con gli avi e con coloro che non conosceremo. Percepiamo il coro di un’umanità che ha sempre cercato di trasformare in mito il racconto della morte e di fare del dolore di ognuno il dolore di tutti. Grossman, attraverso la scrittura, trasforma il dolore personale in parola poetica e universale che cura e consola permettendoci di vedere, dentro il nostro mondo colorato e rumoroso, la sua dimensione intima e silente.