Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

ROMEO E GIULIETTA

ROMEO E GIULIETTA - Immagine: 1
compagnia: Fondazione Palazzo Litta Per Le Arti Onlus
di: William Shakespeare - traduzione Carmen Gallo
tratto da: Collana Blur Classici - Editore Rizzoli anno 2023
cast: Gaetano Callegaro, Pietro De Pascalis, Simone Di Scioscio, Lorenzo Falchi, Francesco Martucci, Francesca Massari, Carlo Merico, Marcos Piacentini, Filippo Renda, Simone Severgnini, Debora Virello
regia: Antonio Syxty in collaborazione con Susanna Baccari
in collaborazione: Accademia di Brera, Nove Teatro APS
durata: 120 minuti
ROMEO E GIULIETTA
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Scheda tecnica

Sinossi

Romeo e Giulietta nella distopia del presente.

La distopia è utopia negativa, una contro-utopia o cacotopia, ed è descritta come “previsione” di un futuro con caratteristiche altamente negative.

L’amore di due giovani che diventa l’amore di tutti i giovani di tutte le epoche passate, presenti e future è destinato a naufragare per una “cattiva sorte”. Una sorte orchestrata dal mondo che li circonda: genitori inadeguati, falsari del culto, speziali senza scrupoli, faide politiche, incuranza della vita.

E allora perché raccontare ancora la loro storia? Perché raccontare la storia di un desiderio, di una passione, di un’utopia oggi, quando siamo immersi in una permanente forma distopica della realtà del presente?

Forse è ancora bene farlo, perché la poesia e l'arte di Shakespeare possono continuare a rappresentare un ultimo baluardo nei confronti della cacofonia del mondo, della distorsione, della dispersione e progressiva “sparizione della realtà”.

La “narrazione del teatro” per fortuna non è una semplice fotografia della realtà: è un potentissimo strumento per elaborare il passato, prevedere il futuro ed essere una metafora del presente, piuttosto che una cronaca di fatti e avvenimenti che si confonderebbero con i black mirror che ci circondano e che riflettono le nostre paure più profonde.

***

Dystopia serves as a dark mirror of our society, a counter-utopia that forecasts a future steeped in negativity. The love between two young souls transcends time, embodying the hopes and dreams of all youth, yet it is doomed to fail, ensnared by the cruel twists of fate. Their tragedy is shaped by a world rife with inadequate parents, misguided beliefs, unscrupulous figures, political strife, and a pervasive disregard for life itself.

But why revisit their story now? Why recount a tale of desire and passion in an era dominated by a permanent sense of dystopia? Perhaps it is still worthwhile. Shakespeare's art continues to stand as a powerful defense against the chaos that envelops us, a beacon amidst the distortion and fragmentation of our reality.

Theatrical storytelling transcends mere documentation; it offers a profound means to engage with the past, envision the future, and serve as a metaphor for our present. Rather than simply mirroring the bleakness reflected in the black mirrors of our age, it invites us to explore deeper truths and confront our innermost fears. In doing so, it reaffirms the resilience of love and hope, even in the face of overwhelming despair.

 

Fonte Traduzione: Liv. In. G.