PESCANDO UN SOGNO

La scena si apre in una cameretta dove vediamo una valigia, ed un padre indaffarato a “fare cose”. Quando arriva la figlia inizia un dialogo poetico e tratti divertente dove i due, aprendo e chiudendo scatoloni ripercorrono tutti i loro momenti felici (il castello che il padre costruisce per la sua principessa, o il viaggio alla sconfitta dei draghi e ancora il desiderio di avere un cane) a quelli imbarazzanti (il papà travestito alla festa di compleanno, o l’imbarazzo nella ricerca del fidanzatino) e quelli tristi (il sogno di volare sulla luna per rincontrare la nonna morta che vive sulla stella a destra del satellite d’argento). In questo viaggio figlia e padre capiscono che la ricerca di quei sogni ha sempre fatto felici tutti e due e che inseguire il sogno forse è propio la strada della felicità. Una felicità che non può stare chiusa in una stanza (troppo piccola per un sogno così grande) ma che deve oltrepassare le porte ed affacciarsi alla vita che c’è di fuori.