Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

A teatro | Vimodrone (MI), Everest - Spazio alla cultura - WEBulli - dai 12 anni

A teatro | Vimodrone (MI), Everest - Spazio alla cultura - WEBulli - dai 12 anni - Immagine: 1
compagnia: Industria Scenica
di: Serena Facchini ed Ermanno Nardi
drammaturgia: Serena Facchini ed Ermanno Nardi
coautore: supervisione drammaturgica e registica Renata Ciaravino
cast: Serena Facchini ed Ermanno Nardi
regia: Serena Facchini ed Ermanno Nardi
in coproduzione: Fondazione della Comunità Bresciana, Fondazione ASM
durata: 55 minuti
A teatro | Vimodrone (MI), Everest - Spazio alla cultura - WEBulli - dai 12 anni
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Scheda tecnica

Spettacolo a teatro - dai 12 anni

Data disponibilie 11 febbraio 2025, ore 11:00

Per prenotare lo spettacolo, compila il form (attivo dal 2 settembre): https://forms.gle/8PenJF3qDYKSrp3J8
Ulteriori informazioni allo 02 67397822 (AGIS lombarda) oppure scuola@agislombarda.it
 

 

Sinossi:
Anna ha 14 anni, fa le superiori in una cittadina alle porte di Milano. Ha una migliore amica, ha anche un fidanzato. È carina, è popolare. Un giorno si fa un video. Lo fa per il suo fidanzato. Ma quel video inizia a saltare da un computer all’altro, non tornerà più indietro.

Il bullismo a scuola c’è sempre stato, come anche il bisogno di farsi notare.

Ma come sono cambiati oggi questi fenomeni tra social network e nuove tecnologie?

Una volta si rischiavano le botte, si poteva essere esclusi dal gruppo dei “più fighi” e in classe si sopportavano prese in giro e soprannomi che segnavano, a volte quasi per tutta la vita.

I diari segreti, le dediche sui quaderni, i bigliettini passati di mano in mano erano i mezzi che raccoglievano i

pensieri più nascosti.

Oggi gli “schiaffi” sono diventati intangibili, sono video pubblicati online, messaggi anonimi, foto rubate, false identità. Fisicamente fanno meno male, ma quanto feriscono nell’anima?

Oggi le confessioni più intime e la propria immagine sono resi pubblici sul web senza alcun tipo di filtro e, a

volte, senza consapevolezza delle conseguenze che possono provocare.

WEBulli indaga gli attuali fenomeni del cyberbullismo e del sexting, ossia gli atti di bullismo e molestia e lo

scambio di contenuti espliciti di carattere sessuale effettuati tramite i nuovi media digitali.

Il video si incrocia con il teatro diventando elemento fondamentale in scena, fungendo da scenografia, da

scansione temporale degli eventi e da parte integrante della narrazione. Due attori in scena affrontano il tema con linguaggio leggero, divertente e allo stesso tempo poetico, alternando la storia al racconto di sé in prima persona e portando in scena un’esagerazione che fa sorridere ma che, con delicatezza, fa emergere qualcosa di tragico.

 

Note di regia:
Conducendo numerosi laboratori all’interno di scuole secondarie di primo e secondo grado ci siamo scontrati spesso con la tematica dei comportamenti a rischio nel web, legati principalmente ai fenomeni di cyberbullismo e sexting. Abbiamo notato soprattutto come tra gli adolescenti e i preadolescenti ci fosse un grande scollamento tra l’utilizzo sempre più diffuso dei nuovi media digitali e dei social network ed una vera educazione a questo utilizzo. Un’educazione che non fosse demonizzazione di questi mezzi, bensì che desse ai ragazzi gli strumenti corretti per utilizzarli in sicurezza. Un’educazione che ponesse le domande giuste su cosa è l’online, su cosa posso farci, su cosa significa affidare un mio contenuto alla rete, sulle ripercussioni dei miei comportamenti sugli altri. Infine un’educazione che aprisse una porta all’idea di poter produrre bellezza con questi nuovi mezzi, di poter creare qualcosa.

 

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