Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

El Marchionn e la Ninetta: Carlo Porta nel mondo degli ultimi

El Marchionn e la Ninetta: Carlo Porta nel mondo degli ultimi - Immagine: 1
compagnia: Teatro Out Off
di: Carlo Porta
drammaturgia: e traduzione di Patrizia Valduga
cast: Elena Callegari, Mario Sala, Tommaso Di Pietro
regia: Lorenzo Loris
durata: 80 minuti
El Marchionn e la Ninetta: Carlo Porta nel mondo degli ultimi
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Scheda tecnica

Sinossi

La Ninetta del mercato e Lamento di Melchiorre dalle gambe sbilenche sono due componimenti che esprimono il rammarico per aver perso l’illusoria felicità, ingenuamente malriposta, nei confronti di un giovane e di una donna ammaliatrice,  rispettivamente: el Pepp e la Tetton. Sono due storie che descrivono due soprusi amorosi. Raccontano le disavventure di Ninetta, una pescivendola che lavora al mercato comunale e viene raggirata da un giovane privo di scrupoli e di un ciabattino, Melchiorre, che suona il mandolino in una sala da ballo e viene circuito da una donna disonesta. Le due poesie sembrano interfacciarsi a specchio e finiscono per scivolare una nell’altra, restituendoci uno spaccato di vita popolare di straordinaria vivacità e inesauribile vitalità. Ed è come se ci venissero squadernate davanti agli occhi scene di una Milano brulicante di suoni, odori, personaggi che sembravano essere sepolti nel nostro animo più profondo e che l’umorismo, la pietà e l’amore del Porta per la sua “gente” ci riporta alla coscienza.
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La Ninetta del mercato” and “Lamento di Melchiorre dalle gambe sbilenche” are two works that express regret for having lost the illusory happiness, naively misplaced, towards a young man and a bewitching woman, respectively: el Pepp and la Tetton. They are two stories that describe two amorous abuses: the misadventures of Ninetta, a fishmonger who works at the municipal market and is deceived by an unscrupulous young man and a cobbler, Melchiorre, who plays the mandolin in a dance hall and is seduced by a dishonest woman. The two poems seem to interface like a mirror and end up slipping into each other, giving us a glimpse of popular life of extraordinary vivacity and inexhaustible vitality. And it is as if scenes of a Milan teeming with sounds, smells, characters that seemed to be buried in our deepest soul were spread out before our eyes and that Porta's humor, piety and love for his "people" brings us back to consciousness.

Fonte Traduzione: Liv. In. G.

Note di regia

Elena Callegari e Mario Sala sono degli attori di origine lombarda, laureati entrambi alla facoltà di “Lettere e filosofia” dell’Università di Pavia; hanno frequentato  la "Scuola del Piccolo Teatro". In passato hanno preso parte ad alcuni lavori  di grandi autori quali Gadda, Testori che avevano l’obiettivo di far convivere l’uso popolare del dialetto lombardo con la lingua italiana corrente. Per queste loro caratteristiche peculiari risultano particolarmente adatti a restituire "realisticamente e fantasticamente il mondo" di  Carlo Porta. Con loro ci sarà il giovanissimo Tommaso Di Pietro che si è rivelato l' anno scorso ottimo interprete in Tutta casa letto e chiesa di Dario Fo.

La sua presenza sarà altrettanto importante e simbolica, perché avendo in scena la funzione di testimone delle due storie, incarnerà una sorta di contiguità fra il tardo Settecento lombardo e il mondo contemporaneo. Questo nostro intento sarà reso ancor più efficace perché ci serviremo dei consigli e della consulenza della poetessa Patrizia Valduga che ci assisterà di persona durante la trasposizione drammaturgica del lavoro teatrale. Grazie alla collaborazione di Patrizia Valduga che per tanto tempo ha studiato quel mondo, immergendovisi totalmente, cercheremo di giustapporre la sua traduzione ad alcuni versi originali di Carlo Porta, alternandoli a seconda del significato. Per creare un cortocircuito linguistico che favorisca un avvicinamento fra il tardo Settecento lombardo e la contemporaneità.

Quest’ opera di avvicinamento tra la lingua italiana di oggi e il dialetto autentico del Porta produrrà un’osmosi di due mondi culturali che sono uno conseguenza diretta dell’altro.

Nell’introduzione iniziale della prefazione al libro su Carlo Porta, edizioni Einaudi 2018, la poetessa riporta uno scritto di Giovanni Raboni sul grande poeta milanese. Il critico letterario sostiene che, per mettere chiunque non conosca l'antico dialetto milanese del Porta nella condizione di capire o almeno di immaginare come "suonano", cosa "sono" al di là del significato letterale, i versi di questo grande autore “occorra una traduzione vera, una traduzione capace di suggerirne la struttura metrica, e la specificità figurale".

Il lavoro ha l'obiettivo di fare conoscere questo grande poeta al di fuori di una nicchia ristretta di fedelissimi
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Elena Callegari and Mario Sala are actors of Lombard origin, both graduated from the faculty of "Literature and Philosophy" at the University of Pavia; they attended the "Scuola del Piccolo Teatro". In the past they took part in some works by great authors such as Gadda, Testori who had the aim of making the popular use of the Lombard dialect coexist with the current Italian language. For these peculiar characteristics, they are particularly suited to "realistically and fantastically restore the world" of Carlo Porta. With them there will be the very young Tommaso Di Pietro who last year proved to be an excellent interpreter in "Tutta casa letto e chiesa" by Dario Fo.

His presence will be equally important and symbolic, because having on stage the function of witness of the two stories, he will embody a sort of contiguity between the late eighteenth century Lombardy and the contemporary world. This intent of ours will be made even more effective because we will use the advice and consultancy of the poet Patrizia Valduga who will assist us in person during the dramaturgical transposition of the theatrical work. Thanks to the collaboration of Patrizia Valduga who has studied that world for a long time, totally immersing herself in it, we will try to juxtapose her translation with some of Carlo Porta’s original verses, alternating them according to the meaning. Our goal is to create a linguistic fusion that brings late 18th-century Lombardy closer to the present day.

This effort to bridge the gap between today’s Italian language and Porta’s authentic dialect will produce an osmosis between two cultural worlds, one directly deriving from the other. In the introduction to the preface of the book on Carlo Porta, published by Einaudi in 2018, the poet cites a text by Giovanni Raboni on the great Milanese poet. The literary critic asserts that, in order to enable anyone unfamiliar with Porta’s ancient Milanese dialect to understand or at least imagine how his verses "sound" and what they "are" beyond the literal meaning, "a true translation is needed, one capable of suggesting their metrical structure and figurative specificity." This work aims to introduce this great poet beyond a narrow circle of loyal followers.

Fonte Traduzione: Liv. In. G.

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