Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

L’Empireo

L’Empireo - Immagine: 1
compagnia: Teatro Carcano
di: Lucy Kirkwood
tratto da: The Welkin (titolo originale)
drammaturgia: traduzione Monica Capuani e Francesco Bianchi
cast: Giulia Agosta, Alvise Camozzi, Matilde Facheris, Viola Marietti, Francesca Moscatello, Marika Pensa, Valeria Perdonò, Maria Pilar Pérez Aspa, Arianna Scommegna, Chiara Stoppa, Anahì Traversi, Arianna Verzeletti, Virginia Zini, Sandra Zoccolan
regia: Serena Sinigaglia
in coproduzione: Teatro Nazionale di Genova, Teatro Stabile di Bolzano, LAC Lugano Arte Cultura, Teatro Bellini di Napoli
in collaborazione: Casa delle Donne di Milano, ATIR
durata: 90 minuti
L’Empireo
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Scheda tecnica

«… È proprio strano che conosciamo il movimento di una cometa lontana migliaia di chilometri più di come funzioni il corpo di un donna…».

L’Empireo, Lucy Kirkwood

 

Regista fra le più apprezzate del teatro italiano, Serena Sinigaglia porta in scena L’Empireo della grande drammaturga inglese Lucy Kirkwood (titolo originale The Welkin), un testo contemporaneo ma ambientato nel Settecento che affronta le tematiche di genere senza concedere nulla alla retorica e alla banalità. 

Inghilterra, marzo 1759. Una giuria di dodici donne è convocata da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria femminile dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà in questo modo su di lei potere di vita o di morte. 
Da questo microcosmo femminile emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca. Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo.
Uno spettacolo militante, avvincente, divertente, con un cast d’eccezione, che viaggia dentro la scrittura di Kirkwood, dentro ai corpi e agli umori delle dodici matrone, dell’imputata, del giudizio di un cielo tanto luminoso quanto impotente, nella vana speranza che una cometa passi e cambi la storia.


Note di regia

Amo l’epica, amo la coralità, amo la sfumatura tragicomica: L’Empireo è tutto questo insieme. E non basta: ti racconta una storia avvincente. È un testo contemporaneo che osa essere ambientato nel Settecento, precisamente nel marzo del 1759. Un testo contemporaneo, in costume? Non ci credo! Ebbene sì. Ma non basta ancora, anzi forse la caratteristica più importante: è il primo testo teatrale in cui mi imbatto che affronta le tematiche di genere e lo fa senza concedere nulla alla retorica e alla banalità. È secco, ruvido, vero, al pari della realtà. E poi dà spazio alle attrici, 19 personaggi di cui 17 femminili. Una bella inversione di tendenza rispetto alla media dei personaggi pensati e scritti per le donne.

La volontà mia e di Monica Capuani, che ha tradotto il testo e me l'ha fatto conoscere, è di mostrare opere come questa in Italia al fine di affermarne l’unicità e l’importanza assoluta. L'Empireo è uno spettacolo militante, avvincente, divertente, con un cast d’eccezione, che viaggia dentro la scrittura della Kirkwood, dentro ai corpi e agli umori delle 12 matrone, dell’imputata, del giudizio di un cielo tanto luminoso quanto impotente, nella vana speranza che una cometa passi e cambi la storia.

Serena Sinigaglia

 

 

Note della traduttrice

L'Empireo è l’ultimo in ordine di tempo (la prima produzione, che ha debuttato al National Theatre di Londra all’inizio del 2020, è stata interrotta dalla pandemia) della grande drammaturga inglese Lucy Kirkwood, autrice di testi di grandissimo interesse e ottimo successo come Chimerica, The Children (in scena anche in Italia, diretto da Andrea Chiodi, con Elisabetta Pozzi, Giovanni Crippa e Francesca Ciocchetti), Mosquitoes.

L’Empireo è un testo estremamente monumentale e ambizioso: ambientato a metà del Settecento nell’Inghilterra rurale, racconta la storia di una giuria di dodici donne convocate da un giudice che non può giustiziare per omicidio una ragazza perché si dichiara incinta. La giuria femminile dovrà decretare la verità o meno di questa affermazione, e avrà in questo modo su di lei potere di vita o di morte. Da questo microcosmo femminile, emergono le questioni fondamentali e intramontabili della vita delle donne di qualsiasi epoca. Primo tra tutti, il trattamento iniquo che la legge scritta dagli uomini esercita ancora oggi sulle donne e sul loro corpo.

Monica Capuani