VERTIGINE DELLA LISTA
Il mondo intorno è una lista. Fare liste è un passatempo o un'ossessione che tocca tutte e tutti noi. Fare liste per non dimenticare, per contenere l’ansia, per tenere memoria, per raccontare in modo asciutto e poetico, per dare ordine, per inventare nuove prospettive, per capire quello che ci sta intorno, per dire di sé…
Ecco, una lista per raccontare le liste.
E se le parole mancano o sono troppe, la formula magica arriva: eccetera, eccetera, eccetera, ripetuta tre volte o abbreviata, etc., è solo questione di gusto…
Vertigine della Lista nasce dal desiderio di provare a leggere il contemporaneo confuso che ci sta intorno, dalla voglia di sovvertire il presente che ci sfugge, dall’ambizione di inventare nuovi sguardi sul mondo, dal piacere fisico e dalla gioia che la danza porta con sé, dai nostri corpi che si trovano immersi in una poetica gioiosa e scanzonata, quella di Giorgio Rossi.
Vertigine della lista nasce dall’incontro con l’omonimo saggio di Umberto Eco, un testo denso, fatto di immagini, frammenti letterari, riflessioni filosofiche intorno al concetto di lista. Un libro che, alla prima lettura, non porta alla scena, ma proprio da questo emerge la sfida di farsi ispirare per costruire il lavoro, per contaminare letteratura, filosofia, quotidiano, gesto poetico, movimento danzato. Un po’ come nella vita, disordinata e senza trama, in cui si ricomincia ogni mattina, sperando di rinascere…
Vertigine della lista guarda al teatro fisico, non dimenticando la parola, si ispira a un tema di valenza letteraria, visiva e poetico-espressiva e vede uno dei più importanti danzatori e coreografi italiani alla direzione registica e coreografica, Giorgio Rossi di Sosta Palmizi.
In scena le tre performer di Qui e Ora, Francesca Albanese, Silvia Baldini, Laura Valli insieme a un giovane danzatore Lorenzo De Simone. L’ironia di Qui e Ora, spesso acida e tagliente, si scontra in questo lavoro con la leggerezza di Giorgio Rossi e trova nuova espressione nel far reagire tra loro i corpi delle/del performer: tre donne e un uomo, tre grandi e un giovane, tre corpi tondi e uno lungo, tre corpi soggetti alla gravità e uno che si libra.