124 SECONDI
La sera del 22 giugno 1938 l’incontro di boxe tra il tedesco Max Schmelling e l’americano Joe Louis diventa emblema della lotta tra il nazismo in ascesa e la democrazia occidentale.
Lo scontro sul ring tra i due campioni sportivi assume nell’immaginario collettivo i contorni di una lotta tra civiltà.
Lo spettacolo si avvale della bravura di due interpreti come Alessandro Mor e Alessandro Quattro, per raccontare come un evento sportivo possa essere manipolato, enfatizzato e strumentalizzato a fini propagandistici. I due narratori ripropongono sulla scena le informazioni, i commenti e le opinioni che hanno accompagnato l’ascesa e la caduta dei due rivali, fuori e dentro il ring.
L’incredibile quantità di notizie che accompagna l’incontro prima e dopo il suo svolgimento produce una tale massa di parole da lasciare frastornato lo spettatore: i fatti realmente accaduti e i protagonisti dell’evento diventano contraddittori e opachi, utilizzati dai mezzi di informazione per trascinare il pubblico verso la propria fazione.
In questo roboante circo mediatico, l’unico elemento di verità e limpidezza rimane l’amicizia che nasce tra i due pugili: due combattenti, rivali sul ring, ma anche due uomini che sapranno sorprendentemente superare tutte le barriere costruite attorno alla loro vicenda per incontrarsi e aiutarsi nel momento del bisogno, nella vita reale, ad anni di distanza da quei giorni così gloriosi e nefasti.