VICTOR&FRANKENSTEIN
Tre creature, tre demoni, tre esperimenti giovanili di Victor Frankenstein, sono sopravvissute al loro creatore. Vivono sole, esiliate dall’essere umano a causa della loro deformità. Da secoli, non fanno altro che ricordare il passato e riflettere sulle condizioni dell'esistenza umana: la solitudine, la vita, la morte. Come descrivere il loro tormento? Che senso ha questa loro esistenza? Molti sono i pensieri che li attraversano, ma sembrano non arrivare mai a un punto. Ci vorrebbe qualcun altro con cui condividere il peso di questi ricordi. Ma chi? il pubblico? Da questo tentativo di riportare in vita la storia di Victor, ha origine la vicenda dello spettacolo.
Il testo è formato da frammenti: pezzi della vita di Victor Frankenstein vengono assemblati per ricostruire la sua vicenda e quella delle sue creature. La scena crea un paesaggio della mente, dal quale emergono i ricordi del protagonista: alcuni sono frammentari, incompiuti, altri ancora sono distorti, si mescolano l’uno all’altro; compaiono per poi dissolversi, proprio come i pensieri della mente umana.