Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

GREEN DAYS

GREEN DAYS - Immagine: 1
compagnia: Campo Teatrale
di: Matteo Luoni
cast: Ilaria Marchianò, Umberto Terruso
regia: Mattia Fabris
durata: 60 minuti
GREEN DAYS
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Scheda artistica
Scheda tecnica

“Green days” è la storia di un padre e di una figlia.

Marco è il giovane papà di Emma, adolescente appassionata di tematiche ambientali.
L'ha cresciuta tutto da solo, dopo aver abbandonato i suoi sogni di calciatore, sostenuto dall'assegno di mantenimento dell'ex compagna e affrontando un lavoro precario dietro l'altro.

Hanno tuttavia un ottimo rapporto: Emma è una ragazza coscienziosa e diligente, che non ha mai dato problemi al padre. Marco la sostiene nella sua passione ecologica, portandola a conferenze, manifestazioni, condividendo con lei i sogni di un mondo migliore. Accompagnandola a sit-in e dimostrazioni di protesta, a picchetti davanti a istituzioni e aziende.
Vorrebbe darle di più, ad esempio la certezza di un futuro sereno. Ma non può.

Un giorno, però, arriva un'occasione. Una proposta di lavoro a tempo indeterminato come addetto alla sicurezza.
Davanti a loro, la soluzione ai problemi economici. Prospettive più rosee.
Ma l'azienda è una multinazionale, nota per comportamenti non del tutto puliti dal punto di vista ambientale.
Emma chiede a suo papà di non accettare il lavoro, perché andrebbe contro tutto ciò in cui lei crede. In cui entrambi credono.
Marco è davanti a un bivio.

Ma infine accetta il lavoro.
Da lì in poi tutto cambia.
Emma cambia.

Quella che sembra il principio di una ribellione adolescenziale è, in verità, l'inizio di un attivismo che giorno dopo giorno va sempre più estremizzandosi.

Marco è pronto a fare qualsiasi cosa per sua figlia. Ma è disposto a rincorrerla, rischiando il tutto e per tutto, persino sacrificare il proprio futuro? 
Emma farebbe di tutto per salvare il mondo. Ma sarà pronta a lasciarsi indietro la sua vita, la sua casa, suo padre?  

Oggi parlare di ambiente, di cambiamento climatico, di sostenibilità e di “green” in generale sembra essere diventata la cosa più facile e al contempo più difficile. Sebbene siano argomenti che solo recentemente hanno meritato un’attenzione pubblica nuova, ci paiono tuttavia già “spanati”, di difficile digeribilità. I rischi sono molti, specialmente se questi temi li si vuole portare in teatro, un luogo in cui qualsiasi operazione artistica a riguardo cammina sul sottile crinale tra il programmatico e il retorico.

Bene.

Però sono temi importantissimi. 

Si potrebbe dire che siano “i Temi” sulla base dei quali poggiano i principi cardine della nostra civiltà: il nostro posto nel mondo o, meglio, il nostro spazio nel mondo.

E così abbiamo deciso di correre il rischio.

Una famiglia composta da un (troppo) giovane padre e una figlia adolescente. Una relazione complessa e spinosa, va da sé. Lei un’attivista ambientale, che crescendo prende sempre più posizioni radicali. Lui ancora alla ricerca di una sua strada e di una autonomia economica che lo costringe - come a tanti - a compromettere i grandi ideali, i grandi sogni, le grandi speranze.

In questo scenario le cose si confondono e si ingarbugliano. Verità e falsa coscienza sono quasi indistinguibili: l’attivismo della figlia è una ragione di vita e, al contempo, la giustificazione e il rifugio delle inquietudini e delle paure di un adolescente nel 2024. 

Il padre ha dedicato gran parte della sua giovinezza alla crescita della figlia, rinunciando a una possibile carriera promettente…e allo stesso tempo: quale migliore scusa di una figlia arrivata in anticipo, per non affrontare le sfide, le responsabilità e i doveri della vita adulta? 

Ciò che succederà e come reagirà il mondo che abitiamo alle nostre scelte di vita condizionerà il nostro futuro, quello dei nostri figli e quello dell’intero pianeta. Impossibile restarne fuori, impossibile non prendere una posizione. Tuttavia, cosa succede se sotto queste posizioni nascondiamo il nostro bisogno egoico di salvarci dalle meschinerie, dai limiti della nostra società? La nostra, scopriranno i nostri due protagonisti, è una società di complessità, che non appena cercheranno di affrontare - come facciamo anche noi, senza accorgercene, ogni giorno - li farà inciampare nelle loro stesse contraddizioni.

Calendario eventi
07.04.2025
21:00