Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

La signora delle camelie

La signora delle camelie - Immagine: 1
compagnia: Elsinor
di: Giovanni Ortoleva
tratto da: Alexandre Dumas figlio
drammaturgia: Giovanni Ortoleva, Federico Bellini
coautore: Giovanni Ortoleva, Federico Bellini
cast: Gabriele Benedetti, Anna Manella, Alberto Marcello, Nika Perrone e Vito Vicino
regia: Giovanni Ortoleva
in coproduzione: Fondazione Luzzati-Teatro della Tosse, Elsinor, Tpe-Teatro Piemonte Europa, Arca Azzurra
durata: 90 minuti
La signora delle camelie
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Scheda tecnica

Tutti ricordano La Traviata di Giuseppe Verdi.
La più famosa cortigiana parigina per amore di un ragazzo di buona famiglia decide di cambiare vita e abbandonare lusso e trasgressioni. Ma la società, che mal vede l’integrazione di una prostituta, rende questo amore uno strazio, fino alla morte di lei.
L’opera di Dumas, che ha creato uno dei topos femminili più intensi dell’800, riprodotto in balletti, spettacoli e film, è un romanzo di straordinaria brutalità sociale. La cronaca impietosa di un omicidio sociale, in cui la violenza classista e moralista, immersa in condimenti stucchevoli e sentimentali, è travestita da romanticismo. Una storia che racconta una collettività disgustosa - forse persino oltre le intenzioni coscienti dell’autore - ispirata ad un caso di cronaca dell’epoca, e che continua a toccarci ancora oggi più di quanto vorremmo.

 

Per chiudere questa personale trilogia sui miti dell’amore romantico, passata per il romanzo di Lancillotto e “La Dodicesima notte” di Shakespeare, ho scelto un testo che mi ha sempre sconvolto per la sua ferocia cortese. Roland Barthes scrive in “Miti d’oggi” che a Margherita Gautier, alienata ma servile, mancherebbe pochissimo per diventare una fonte di critica della società classista in cui è immersa. Era un invito troppo allettante per lasciarselo sfuggire.
G. Ortoleva