Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

Origini - Echoes of becoming (titolo provvisorio)

Origini - Echoes of becoming (titolo provvisorio) - Immagine: 1
compagnia: Fattoria Vittadini
di: Fattoria Vittadini _ Mattia Agatiello _ Chiara Ameglio _ Noemi Bresciani _ Maura Di Vietri _ Francesca Penzo
cast: Mattia Agatiello _ Chiara Ameglio _ Noemi Bresciani _ Maura Di Vietri _ Francesca Penzo
coreografia: Mattia Agatiello _ Chiara Ameglio _ Noemi Bresciani _ Maura Di Vietri _ Francesca Penzo
in coproduzione: DanceHausPiù
in collaborazione: Sementerie Artistiche APS
durata: 50 minuti
Origini - Echoes of becoming (titolo provvisorio)
Per visualizzare questi dati, è necessario effettuare la login.
Per visualizzare il video, effettua la login.
Scheda tecnica

Il progetto Origini - ECHOES of Becoming (titolo provvisorio) di Fattoria Vittadini è innanzitutto un esperimento di coreografia collettiva. La compagnia dopo 15 anni di attività si riunisce per indagare una modalità di approccio orizzontale e non gerarchico alla creazione coreografica. Questo è il primo desiderio che spinge i/le performer a ritrovarsi a distanza di tempo per comporre e abitare insieme lo spazio scenico. Il tema indagato è quello dell’origine del gruppo e della comunità.

Fattoria Vittadini diventa, in questo progetto performativo, il paradigma di riferimento per pensare alla collettività, al gruppo e alla relazione umana e artistica che intercorre nell’essere un collettivo di persone che cambiano e si trasformano. 

Nella sfida di comporre insieme come gruppo, è necessario lasciarsi contaminare a trasformare dal pensiero degli altri e delle altre, arrendersi all’idea che il prodotto performativo è un processo in divenire ed è sottoposto ad ascolto e negoziazione continua. Il gruppo si trova forse per la prima volta in condizione di ascolto totale, di fiducia nel processo creativo reciproco. 

Il tema dell’origine che si dirama e si avvale di media, sguardi ed estetiche che collaborano sinergicamente in un’unica tessitura compositiva. Un susseguirsi di quadri diversi che portano lo spettatore all’interno di uno spazio dai confini indefiniti, un Eden distopico in cui palcoscenico e platea coincidono, un arcipelago di isole e storie che si intrecciano in una dinamica circolare e vorticosa. Il progetto coreografico è stato realizzato con un approccio multidisciplinare, integrando la danza con elementi visivi e sonori per creare un'esperienza coinvolgente e suggestiva.

Il lasciarsi trasformare dal processo e la trasformazione stessa sono temi centrali del progetto e ne delineano le scelte estetiche. Il desiderio è infatti quello di costruire uno spazio performativo metamorfico, fluido, in trasformazione continua, dove il pubblico è protagonista dello spazio abitato.