Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

TACA TE'

TACA TE' - Immagine: 1
TACA TE' - Immagine: 2
compagnia: Sanpapié
di: Lara Guidetti
cast: Antonio Caporilli, Francesca Lastella
regia: Lara Guidetti
coreografia: Lara Guidetti
in coproduzione: Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e MILANoLTRE Festival
durata: 27 minuti
TACA TE'
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Scheda tecnica

Una coproduzione Sanpapié, Fondazione Nazionale della Danza/Aterballetto e MILANoLTRE

Coreografia e regia: Lara Guidetti

Assistente alla coreografia e costumi: Fabrizio Calanna

Interpreti: Antonio Caporilli, Francesca Lastella

Realizzazione scene: Maria Croce

Musiche originali e rielaborazioni: Marcello Gori e Alberto Sansone

Con il sostegno di MiC-Ministero della Cultura

Taca tè, in dialetto emiliano “comincia tu”, è una sfida al diritto di esistere nel tempo giocata tra due corpi anagraficamente lontani che convergono nel presente della danza: lo spazio di un incontro tra tempi e generazioni diverse, età della vita che si osservano e confrontano in un flusso di ascolto, intimità profonda, limiti che si spostano, corpi che discutono e si accordano. In scena, Antonio Caporilli e Francesca Lastella affrontano il grande tema del tempo e dell’incontro intergenerazionale attraverso un dibattito fisico senza sosta dove passato e futuro si specchiano l’uno nell’altro nel tentativo di costruire una relazione in grado di muoversi senza timore sulla linea del tempo in entrambe le direzioni. Così i codici del ballo liscio, che invitano a ruoli, melodie e spazi, si diluiscono in un ambiente “altro” che progressivamente si libera dalle strutture per aprire molteplici sguardi sul corpo e sulla relazione.

La coreografia sviluppa un flusso di movimento unico e in continuo divenire dove i tempi interni dei danzatori si allontanano e si oppongono per poi ritrovarsi in spazi comuni che permettono il superamento dei ruoli, lo scambio delle energie e delle posizioni, ribaltando consuetudini e stereotipi in un gioco ironico, a tratti teatrale e surreale che pone la disponibilità alla trasformazione come elemento centrale della loro conversazione. La composizione musicale intreccia brani noti e significanti della tradizione del liscio emiliano con una composizione a due mani, fatta di sonorità strumentali ed elettroniche, realizzata da Alberto Sansone e Marcello Gori durante il lavoro di ricerca fisica con i danzatori in studio, intimamente connessa alla loro relazione e ai temi trattati.