Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

A teatro | Milano, Spazio Magnete - JEKYLL & HYDE - 8/14 anni

A teatro | Milano, Spazio Magnete - JEKYLL & HYDE - 8/14 anni - Immagine: 1
PDC - Edizione 2024-2025
compagnia: La Ditta - Ditta Gioco Fiaba
di: Luca Ciancia e Massimiliano Zanellati
tratto da: “lo strano caso del Dottor Jekyll e del Signor Hyde” di R. L. Stevenson e "Mister H." di F. Carofiglioo
drammaturgia: Luca Ciancia
coautore: Massimiliano Zanellati
cast: Giuseppe Guerrieri, Marco Pezza e Anna Sala
regia: Luca Ciancia e Massimiliano Zanellati
durata: 50 minuti
A teatro | Milano, Spazio Magnete - JEKYLL & HYDE - 8/14 anni
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Scheda tecnica

Spettacolo a teatro - 8/14 anni

Date disponibili: 28 ottobre, 29 ottobre, 30 ottobre, 5 novembre, 6 novembre, 7 novembre, 8 novembre 2024, ore 10:00


Ulteriori informazioni allo 02 67397822 (AGIS lombarda) oppure scuola@agislombarda.it
 

L’austero Dottor Jekyll, incapace di lasciarsi andare o concedersi un qualsiasi piacere, crea una pozione per separare da sé quelli che reputa gli aspetti più inaccettabili della sua anima. Da questa magia scientifica nascerà l’oscura figura di Mister Hyde, un personaggio animalesco e malvagio, indubbiamente capace però di godersi la vita senza rimorsi. Palamides, una giovane psicologa, indaga e cerca di risolvere il mistero incontrando entrambe le personalità che crede individui distinti. Ma sarà soprattutto il perno, desiderato e corteggiato da entrambe i protagonisti, intorno al quale ruota l’avventurosa vicenda. “Perno” nel vero senso della parola perché in questo spettacolo tutto ha due facce: le scene, gli oggetti, i costumi; ed è in costante rotazione intorno alla protagonista femminile come in una giostra capace di mostrare il volto nascosto delle cose così come dell’animo umano. Un abisso fatto di rabbia e paura che ci pare sempre meno nascosto e sempre più invadente nella vita dei ragazzi di oggi e che ha bisogno di trovare una voce, un confronto; forse uno spazio, certamente un equilibrio. Possono dialogare questi due aspetti? Esiste una strada per guardare negli occhi le nostre emozioni più forti senza esserne sopraffatti e cancellati? La risposta non è nei personaggi di Stevenson che rimarranno inguaribilmente distanti fino alla loro tragica fine, ma è forse nella capacità, molto umana e fragile, di ascoltare e costruire un dialogo con questi due aspetti, rimanendo ugualmente in equilibrio, forse la parte più debole ma comunque al centro, come un perno.

 

Note di regia

“Jekyll & Hyde” è un thriller teatrale dove ogni cosa è duplice, nettamente scissa in un inconciliabile bianco e nero ma insieme parte di un’unica entità come le due facce della stessa moneta. Costumi che si trasformano, specchi che si possono attraversare, porte che invece ruotano e non conducono da nessuna parte, un carillon in costume ottocentesco riletto nei ritmi del trip hop dei Portishead e dei Massive Attack. Uno spettacolo che gioca con gli strumenti e le forme del cinema horror per trasporli in chiave teatrale ed emozionare, a tratti anche spaventare, gli spettatori senza rinunciare a una sottile ironia. Un complesso lavoro d’attore basato sulla pratica fisica del metodo Lecoq che ci ha tutti formato riprendendo le diagonali e le linee rigide del melodramma come all’opposto il percorso del “buffone”, un’animalesca creatura che arriva di forza da anni più bui. Un viaggio di un’ora scandito da continui colpi di scena così come dal lento scorrere delle lancette del grande orologio vittoriano che domina lo studio di Berenice; un viaggio che ha come destinazione quella maggiore consapevolezza di sé, quella compiuta integrazione tra tutti gli aspetti di un individuo che sono parte del naturale processo di crescita del pubblico a cui ci rivolgiamo.