A scuola e a teatro | Casatenovo (LC), Auditorium Graziella Fumagalli - KANU - 4/16 anni
Spettacolo a scuola e a teatro - 4/16 anni
Date disponibili a scuola: 27 novembre, 4 dicembre e date da concordare dal 14 al 18 gennaio 2025; dal 11 al 15 febbraio 2025; dal 17 al 21 febbraio 2025; dal 11 al 14 marzo 2025;
Date disponibili a teatro: 6 dicembre 2024, ore 10:00; 7 marzo 2025, ore 10:00; dall'1 al 4 aprile 2025, ore 10:00
Ulteriori informazioni allo 02 67397822 (AGIS lombarda) oppure scuola@agislombarda.it
KANU (amore in lingua bambarà) è uno spettacolo di narrazione con musica dal vivo, tratto da un racconto africano. Malinkè, per la precisione.
Due griot del Burkina Faso, accompagnano il racconto di Bintou Ouattara con kora, gangan, bara e calebasse. Il ricordo dei cantastorie d'Africa, custodi delle tradizioni orali e depositari della memoria di intere civiltà, diventa uno spettacolo originale, brillante, con tratti di fine umorismo e paradossale comicità.
La leggenda della nascita del fiume Niger procede al ritmo regolare e disteso della kora, il canto ci culla nell'attraversarlo, le anse e le svolte improvvise sono incarnate da Bintou con una narrazione sempre sorprendente e luminosa.
Una vecchia, un vitello, un segreto, un re, una ragazza, un mercante, una magia, una regina e una famiglia troppo numerosa, l'amore, gli antenati, grasso di toro, viaggi, tabù, gioielli ashanti, marabutti, indovini, ippopotami e coccodrilli... Il Niger è trasparente e affacciandoci dai bordi di una piroga immaginaria possiamo intravedere le ombre dei personaggi di storie antiche, tramandate nel canto e mai dimenticate. O forse, quello che vediamo, trasognati e avvolti dalla musica, altro non è che la superficie, lo specchio d'acqua del fiume, e il racconto si rivela essere solo l'immagine riflessa del nostro volto, con il suo enigma antico e misterioso.
Kanu è la trasposizione teatrale di un racconto, di un immaginario simbolico e di una sensibilità poetica legata a una cultura, dove il destino dell'uomo si compie in simbiosi con le forze della natura e il potere occulto della parola. Una cultura di cui sappiamo pochissimo, che oggi bussa alle nostre porte con la sua straripante vitalità, la sua voglia di raccontarsi, il suo orgoglio e la sua eleganza.