A teatro | Milano, Auditorium di Milano Fondazione Cariplo - IL CANTO DI NATALE CON L'ORCHESTRA SINFONICA DI MILANO - 6/10 anni
Spettacolo a teatro - 6/10 anni
Data disponibile: 13 dicembre 2024, ore 10:30
Ulteriori informazioni allo 02 67397822 (AGIS lombarda) oppure scuola@agislombarda.it
Scrooge, tornando a casa più adirato del solito, incontra i tre fantasmi del Natale: passato, presente e futuro. Questi porteranno Scrooge a pentirsi dei propri atti egoistici e indifferenti, e dunque a cambiare interiormente. Alla fine della favola - e dell'avventura - Scrooge sembra proprio un’altra persona e tutti stenteranno a crederci. Scrooge ha capito ciò che ha fatto, si è reso conto di come ha vissuto fino a quel momento, prende coscienza dei suoi atti egoistici e forse un piccolo frammento dello spirito del Natale è entrato in lui e ha dato un senso diverso e più vero alla sua esistenza.
Note di regia:
Il teatro di narrazione si mescola al teatro d’immagine in questo adattamento di uno dei classici forse più conosciuti e amati dal giovane pubblico. Il palcoscenico diventerà un luogo cangiante in cui la realtà lascia lo spazio alla fantasia e all’immaginazione.
Pochi elementi scenici racconteranno i luoghi reali della Londra ottocentesca con tutte le sue contraddizioni, per poi trasformarsi e rivelare tutti i loro segreti e le loro potenzialità.
I costumi, proprio come le scenografie, avranno il compito di rappresentare i due mondi, quella della Londra di borghesi e spazzacamini e quello degli spiriti fantastici che popolano il sonno di Scrooge.
Due attori attraverso le tecniche del teatro d’immagine porteranno avanti la storia e alterneranno situazioni divertenti e momenti di riflessione, scene d’avventura a scene drammatiche fino all’epilogo più bello di sempre: cambiare è possibile, basta volerlo!
Spunti sul tema trattato:
La storia di Dickens è un racconto di rinascita morale dell’individuo e punta a far riflettere i bambini sull’importanza della bontà d’animo, della gentilezza e della riconoscenza.
I tre fantasmi mostrano al protagonista il suo passato per comprendere il suo presente e riflettere su come vivere il proprio futuro. L'essere spettatore della sua vita gli fa capire che il suo egoismo e la sua indifferenza hanno causato solo tristezza e odio e l'unico modo di liberarsi del peso che prendere coscienza di tutto questo gli ha provocato è pentirsi e cercare di rimediare.