Laboratorio delle idee per la produzione e la programmazione dello spettacolo lombardo

A teatro | Bergamo, Teatro San Giorgio e Teatro dell'Oratorio di Boccaleone - C'È UN PRIMA E C'È UN POI - 1/5 anni

A teatro | Bergamo, Teatro San Giorgio e Teatro dell'Oratorio di Boccaleone - C'È UN PRIMA E C'È UN POI - 1/5 anni - Immagine: 1
PDC - Edizione 2024-2025
compagnia: Teatro Prova
di: Chiara Masseroli
drammaturgia: Chiara Masseroli
cast: Chiara Masseroli
regia: Chiara Carrara e Francesca Poliani
durata: 30 minuti
A teatro | Bergamo, Teatro San Giorgio e Teatro dell'Oratorio di Boccaleone - C'È UN PRIMA E C'È UN POI - 1/5 anni
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Scheda tecnica

Spettacolo a teatro - 1/5 anni

Date disponibili: 11 marzo, ore 9.30; dal 5 al 9 maggio, ore 9.30; dal 10 al 14 novembre 2025 ore 9.30

Ulteriori informazioni allo 02 67397822 (AGIS lombarda) oppure scuola@agislombarda.it

 

I bambini crescono, il bruco diventa farfalla, una ferita guarisce e dopo la pioggia torna il sereno. Nel gioco del tempo le cose passano, tutto cambia, trascorre, muta e il divertimento è riuscire a cogliere i cambiamenti e le differenze tra “il prima” e “il dopo”. Protagonista sarà una filastrocca narrata dall’attrice che racconterà, in rime, movimenti ed immagini evocative, lo scorrere del tempo e la danza delle trasformazioni. I bambini ascoltano le musiche e le parole, osservano le immagini e si muovono con il racconto e chissà se… scopriranno qualcosa che può restare per sempre.


Note di regia

“Il prima”: il punto di partenza

Nella nostra società facciamo riferimento costantemente al concetto di tempo. Per scandire giornate, programmi, impegni, incontri... e lo facciamo con molteplici e sottili sfumature e declinazioni che appartengono a un immaginario e a un lessico condiviso. Ma come si orienta un bambino o una bambina in età prescolare in questo concetto tanto complesso e per di più astratto? Il bambino o la bambina si ritrova a confrontarsi con una serie di parole, frasi e situazioni di cui non riesce a comprendere il significato fino in fondo. Percepisce lo scorrere del tempo, l’organizzazione della giornata, ha in mente episodi singoli, situazioni specifiche, ma non riesce a comprendere la durata del tempo perché necessita di ragionare sulla concretezza e tangibilità delle cose. Nel lavoro laboratoriale quotidiano che conduciamo con i gruppi della primissima infanzia ci troviamo costantemente a vivere la percezione della dimensione temporale di questa fascia di età, ma come possiamo provare a costruire una performance che parli di questo nel modo più originale possibile?



“Il poi”: scelte registiche

È su queste premesse che abbiamo pensato a una performance teatrale che possa raccontare lo scorrere del tempo con il focus sull'effetto concreto che il tempo ha sulle cose, le persone, gli animali, le situazioni: il cambiamento e la trasformazione.
E lo abbiamo fatto appoggiandoci ad alcuni elementi comprensibili a questa fascia di età, molto utili a familiarizzare e “allenarsi” con la percezione adulta del tempo:
La concretezza. In scena l'attrice utilizza immagini chiare e colorate e semplici oggetti che permettono di seguire la narrazione anche solo da un punto di vista visivo o come supporto al racconto verbale. Così come il movimento accompagnato da musica.
La ripetitività della filastrocca che accompagna l'intera performance. Ripetitività che diventa prevedibile, sicura, controllabile, pensabile e riesce a dare dei confini, dei paletti, all’astrazione del tempo.
La dinamicità e la ciclicità del racconto come specchio per entrare nella ciclicità dello scorrere del tempo stesso.